La voce chiara, come il filo di un ricamo, si fissa sensuale e sinuosa sulla trama musicale. Sono punti sottili, le parole. Si snodano con particolare eleganza e tengono insieme le pagine del racconto. È testimonianza di lavoro, di cura, di attenta costruzione, come un gioiello cucito su una stoffa preziosa.

Leggi l’articolo de “L’isola che non c’era”